L’albero che attendevo con la consegna al piano il verde melograno da’ bei vermigli fior percosso e inaridito, solingo sul terrazzo non rinverdisce un cazzo e non rifiorisce ancor. Non dà segni di vita eppure l’ho rinvasato e il gatto ha rosicchiato i rami dal buon sapor. Sembra che ancor non senta svegliarsi la natura temo ch’ogni mia cura sia vana, come il mio amor. Giugno non lo ristora. Che sia morto di sete? Sarà che l’ho preso in rete in non so più ...
Categoria racconti
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L’accucciamento
C’era una volta, in un villaggio dell’Alta Alsazia, un’antica casa abbandonata, che secondo alcuni superstiziosi era infestata dai fantasmi. Niente di più falso: la casa era infestata da una sola fantasma. I fantasmi – lo ricordiamo – sono persone morte, che però si differenziano dagli zombie per tre principali motivi: non mangiano cervelli (né nient’altro), non sono rincoglioniti (a meno che non lo fossero già in ...
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La gente del Sessantotto
Torino, i giorni del grande smog. Il PM10, a Torino, devi potertelo permettere. Noi, evidentemente, non possiamo. Le nostre auto sono troppo vecchie per poter circolare nei giorni del blocco, i parcheggi ormai costano più del nostro affitto di casa. Questa pioggerella che inizia a cadere è una benedizione per la città intera. Un po’ meno per noi, che aspettiamo un bus da venti minuti. Siamo in tanti, sempre ...
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Tempore mortis
Se mi capiterà di avere un personaggio da far morire, credo che gli sceglierò un posto tipo qui da noi. In città non sarebbe la stessa cosa. Prendi ad esempio la signora Gina, donna attempata e di anziana vedovanza, quei pochi che ricordano il marito dicono che era uno che stava zitto, un passo indietro, lei ha sempre tenuto le redini della casa. La signora Gina ...
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Il coniglio Rosicchione
C’era una volta, al margine del prato
un bel coniglietto che, appena nato,
neanche il tempo di venir partorito
incominciò a sentire appetito… -
Quello che accadde a Pinky
Accettare l’invito a cena di mia madre mi è sembrato doveroso. Perché coi tempi che corrono un pasto caldo è sempre bene accettarlo, ma soprattutto perché non conosco un modo migliore di trascorrere la vigilia di Natale. La serata è andata inaspettatamente bene, almeno fino alla fine degli antipasti freddi: lingua in salsa, lardo e castagne, insalata russa, acciughe al verde. Poi, è toccato agli involtini di ...
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La Maga
Era una notte di fitta nebbia, e Ottavio Riccardi, il mio alter ego, se ne stava da un pezzo di fronte allo schermo del computer, bianco. Non aveva che un incipit: Era una notte di fitta nebbia, che aveva ricavato semplicemente affacciandosi alla finestra. Ora, quando un artista guarda la nebbia e l'unica cosa che gli viene in mente è la nebbia, indubbiamente ha un problema; e quando ...
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i colori del blu
Tra le tante storie da cui ho imparato, quella che mi ha insegnato di più è certamente quella di mio nonno. Il nonno non lo ricordo molto distintamente, ma era un uomo di età apparente sui 75 anni, altezza un metro e sessantasei per settanta chili di peso, con pantofole di feltro bluette e gilet di lana a rombi, che aspettando la cena si sedette comodamente ...